Ho sempre pensato che una coppia non fosse l'unione di un uomo e una donna, ma di due persone felici" Essere innamorati è un'esperienza indescrivibile, fuori da ogni regola, che troppo spesso viene banalizzata e standardizzata. Quando vivi un periodo forzato che non hai scelto, come una lontananza o una convivenza obbligata, ti accorgi di più quali sono gli affetti e i valori a cui tieni davvero. Daniela e Franz, non volevano sentirsi stravaganti a tutti i costi, perchè hanno utilizzato questi costumi per la loro promessa di matrimonio. Al contrario, è parte della loro natura e del loro essere coppia unita. Io come fotografa e Rudy come videomaker, abbiamo contribuito a realizzare un'idea, costruito una scena nei suoi dettagli e insieme abbiamo tutti partecipato attivamente a questa esperienza. E' divertente fare ciò che senti ti appartiene e lo vivi con maggiore naturalezza. Ecco perchè anche le fotografie realizzate dallo stesso fotografo non possono essere sempre uguali a loro stesse: perchè cambiano i soggetti protagonisti e cambiano le intenzioni. Perché queste live? Perché sono tantissimi gli aspetti che influiscono sul risultato di una fotografia, soprattutto quella che potrebbe essere la tua preferita. Spesso non ci si pensa, ma un ritratto è frutto di diversi elementi: la persona in sé, la sinergia con chi la sta fotografando, le capacità del fotografo e la preparazione che c’è stata a monte. Gli argomenti sono tanti, quanti gli interessi delle donne Oggi parliamo degli affetti a quattro zampe e come gestirli il giorno del matrimonio insieme Elisa Guidarelli, fondatrice del servizio "Wedding dog sitter". Ci racconta come è nata questa idea e fa luce sui pro e contro di portare il tuo cane al matrimonio con te. Ascolta la registrazione Perché queste live? Perché sono tantissimi gli aspetti che influiscono sul risultato di una fotografia, soprattutto quella che potrebbe essere la tua preferita.
Spesso non ci si pensa, ma un ritratto è frutto di diversi elementi: la persona in sé, la sinergia con chi la sta fotografando, le capacità del fotografo e la preparazione che c’è stata a monte. Gli argomenti sono tanti, quanti gli interessi delle donne: oggi parliamo di Matrimonio con figli Questo libro è una guida di facile lettura che parte da una breve analisi dei generi di fotografia di matrimonio presenti sul mercato, tenendo presente quanto possa essere difficile scegliere tra le proposte confuse dai termini impropri presenti sul web. Cos’è davvero il reportage? La fotografia in posa è decaduta? La fotografia spontanea è la nuova “frontiera” per essere più fotogenici? Bisogna per forza fare i ritratti di coppia? Quando è il momento migliore? Dove? Lo scopo del libro è fornirti una visione più chiara di cosa vorrai davvero per il racconto del tuo matrimonio, rispondere alle domande più diffuse e come interfacciarti con il tuo fotografo, in modo da non trovare sgradite sorprese dopo che tutto è finito e non potrai tornare indietro. Questo libro ti aiuterà a:
“La Bellezza per me è sentirsi a proprio agio con se stessi” Con questa frase di Gwyneth Paltrow, che condivido completamente, condivido qualche riflessione collegata a sentirsi bene davanti alla macchina fotografica, anche se non sei abituata . In un solo giorno avvengono molte situazioni che si susseguono con tempi e modalità diverse. Scene veloci si alternano ad altre consapevolmente più lente, o addirittura che si possono “accomodare” per valorizzare voi sposi e l’ambiente che ti circonda con una luce magica. Come sentirsi a proprio agio Credo che la paura di posare che hanno molte persone sia provocata dal proprio innato spirito di autocritica che prende il sopravvento mettendoti in imbarazzo. Rimuoviamo questi dubbi una volta per tutte :-) Per prima cosa voglio assicurarti che non dipende tutto da te, anzi. E’ vero che ci sono persone con una buona attitudine a muoversi davanti alla macchina fotografica ed altre meno, ma questo non è il solo elemento che conta. E’ il fotografo che ha la padronanza dell’immagine in tutte le sue declinazioni, anche per ciò che riguarda il soggetto. Sentirsi a proprio agio non è un prodotto che si compra per risolvere un problema, tuttavia ci sono dei fattori che ti aiutano a sentirti meglio e vivere più serenamente proprio il rapporto con la macchina fotografica. Di seguito ti indico alcune piccole strategie che naturalmente ti aiuteranno quel giorno:
Boudoir è uno spazio riservato, un luogo intimo in cui la femminilità di ogni donna si sente libera di esprimersi completamente e genuinamente. Prima ancora di essere un ambiente con caratteristiche fisiche precise, personalmente lo considero uno spazio interiore privilegiato che viene vissuto in modo molto soggettivo. Non ci sono regole, se non quelle che ognuna sente per se stessa e decide di seguire. C’è chi vive il proprio spazio di boudoir in modo disinvolto, chi lo vive in modo inibito e chi con un sereno approccio di scoperta. Dalle testimonianze ricevute, coloro che hanno provato una sessione boudoir, ritengono che ogni donna dovrebbe, almeno una volta nella vita, vivere un’esperienza multisensoriale di questo tipo. Non è una questione di età, quanto di volersi mettere in gioco con se stesse, sperimentare un approccio diverso col proprio corpo ed essere disponibili ad una nuova immagine di sé, meno conosciuta e più femminile, per l’appunto. Investire in una relazione al punto di desiderare di essere “la moglie di” e creare insieme una famiglia è stata una decisione forte che influisce profondamente nel proprio animo e sulle decisioni future. Prendersi del tempo durante i preparativi del matrimonio per focalizzarsi su te stessa è un lusso, che presenta tanti risvolti positivi. Bridal dea boudoir, per la futura sposa è nato come esperienza femminile per se stessa e trae le sue radici da sessioni fotografiche che già realizzo da tempo per le donne che desiderano riscoprire il rapporto con il proprio corpo attraverso la fotografia. E’ un “viaggio” personale molto divertente che viene largamente apprezzato ogni volta che questi ritratti femminili dal sapore un po’ speziato vengono regalati. Riesci a immaginarti l’espressione del tuo fidanzato mentre riceve un regalo così esclusivo? Ti renderai conto che non c’è idea paragonabile e più gradita. Scopri tutto ciò che c’è da sapere su questa magica avventura fotografica, cosa serve indossare, quanto tempo è richiesto, ecc… Dammi la tua mano… Vedi? Adesso tutto pesa la metà… (L.Delibes) La promessa e il gesto dello scambio delle fedi è tra le scene più emozionanti ed attese. Dall’ inizio della giornata, ogni situazione è finalizzata al gesto del Sì e avrai gli occhi tutti su di te Alle mani viene affidato il compito non verbale della promessa e con discrezione esprimono le vostre emozioni Nella storia dell’arte le mani hanno avuto un ruolo centrale nei dipinti e nei ritratti. Sono difficilissime da disegnare, perché sono tra le parti del corpo più espressive. Osserva come una persona tiene le mani e capirai qualcosa di più di lei. Ognuno di noi gesticola, si muove e comunica con le mani. Sono le vere protagoniste di una comunicazione silenziosa. E’ interessante guardare come le persone si tengono per mano. E’ un gesto reciproco, dove in un attimo dai e ricevi un impulso che arriva dritto al cuore. In effetti il momento del sì è affidato proprio alle mani. Attraverso le fotografie di seguito ti accorgi di come ognuno di noi è diverso e di come si relaziona con l’altro attraverso un gesto apparente sempre uguale. Lo scambio dell’anello è la scena principale e ci sono molti aspetti curiosi da guardare: come gli sposi affrontano questo momento, ad esempio. C’è chi ride, chi piange, chi contrae i muscoli al punto da non riconoscersi fino alle fotografie del lancio del riso, chi va in tilt e sbaglia la posizione dell’ anulare (l’anello nuziale viene posto nella mano sinistra), ecc… Altri “focus” di questa scena sono le reazioni degli ospiti, il loro coinvolgimento e la curiosità dei bambini… Altri dettagli purtroppo non scontati da ottenere, sono proprio le mani, che talvolta vengono coperte da chi in quel momento sta svolgendo la funzione. Mi piace “leggere” i messaggi che la comunicazione non verbale trasmette durante lo scambio dell’anello. Facci caso… c’è chi sfiora le dita dell’altro con gentilezza e rispetto, c’è chi le prende in modo più concreto, c’è chi le tocca quasi a distanza, chi le avvolge con cura dentro alle proprie, ecc… Quando decidi di sposarti sono tante le informazioni nuove con cui entri in contatto. Sai che vuoi realizzare il giorno del tuo matrimonio, questo ti riempie di gioia e ti apre tanti punti di domanda. Da dove comincio? Un modo sempre efficace per partire è il passaparola, ma non è sempre possibile. Inoltre certe scelte fatte da amiche e conoscenti, non è detto che possano essere adatte anche a te. Come in ogni nuovo cammino che intraprendi, così anche per il giorno del tuo matrimonio il punto di partenza è sempre il medesimo, Te stessa. Probabilmente hai intorno a te chi ti vuole “consigliare”, offrire la sua disponibilità per aiutarti a trovare le soluzioni “giuste”, darti il suggerimento perché ha sentito dire che…ecc… Tutto bello e tanto entusiasmo, l’importante è riuscire anche ad accorgersi quando una scelta senti che ti appartiene davvero. Per questo qui di seguito ti scrivo alcuni punti per aiutarti a trovare il fotografo adatto a te, al di là di ciò che “si dice in giro”, al di là dei termini che si utilizzano per dare dimostrazione di essere al corrente degli stili del momento e soprattutto per consentirti di essere felice quando vedrai finalmente le tue fotografie vestita da sposa. Come anticipato il primo punto è: te stessa. In una scala da 1 a 10, quanto è importante nella tua vita la fotografia? Detto in altri termini, quanto sei disposta a rischiare affidando il tuo giorno alla persona che può essere quella sbagliata? Sei non ami le tue fotografie, allora rischierai poco. Al contrario, se ci tieni, allora stai già capendo che vorrai un buon servizio fotografico e che sarai anche disposta a fare un investimento per ottenerlo; Che rapporto hai con la macchina fotografica? Ti piace metterti in posa, curare l’espressione e il gesto? Ti senti non adeguata a fare questo e quindi pensi sia meglio essere fotografata senza accorgertene? Ti piacerebbe un fotografo che ti dia sicurezza quel giorno sulla tua immagine? Ti piace farti fotografare ma quel giorno non vuoi pensare di far aspettare gli ospiti, perché tu potresti essere altrove per le fotografie? Come puoi leggere ci sono tante ragioni diverse, in base alla tua naturale sensibilità puoi trovare chi ti valorizza per ciò che sei e non secondo schemi standardizzati. Secondo punto: guarda nel web le fotografie che ti fanno battere il cuore Questo spunto è pericolo, me ne rendo conto, perché c’è talmente tanto di tutto che è facile perdersi... Tuttavia, in modo istintivo puoi selezionare un po’ di fotografie (diciamo 30) che ti colpiscono immediatamente e metterle da parte. Le riguardi tutte insieme, le scremi ancora e le restanti vedi in cosa si somigliano. Chi è fotografato? Il soggetto sono più spesso gli sposi insieme? Cosa stanno facendo: sono in gesti romantici, buffi, belli o compiono un’azione dove magari c’è lui, ma non lei? Ti hanno colpito spesso elementi scenografici? E così via… Con questo piccolo suggerimento ti stai avvicinando al genere che ti piacerebbe per le tue fotografie di matrimonio J Terzo punto: incontra il fotografo di persona Ci siamo quasi… resta il fatto che siamo fatti di carne e via web è un po’ poco per capire se ci troveremo bene con quel fotografo. E’ necessario incontrarlo, senti se il suo modo di fare e parlare con te ti fa sentire a tuo agio. Ti trasmette sicurezza? Energia positiva? Da quanto tempo realizza servizi di matrimonio? Il tuo matrimonio è una festa ben coordinata che ha tempi da rispettare e molti momenti diversi che cambiano in continuazione. Affiderai a lui la tua immagine di quel giorno, i tuoi ricordi. Anche qui, come sempre, è una questione di “pelle”. Bisogna piacersi reciprocamente e focalizzarsi su certe idee, cioè sulle tue e su quelle che troverete insieme. |
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